Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

10.09.99

 

 

Eletti, amici cari, restate fedeli al mio cuore; la grande onda del male passerà, gli uomini torneranno a vedere la luce.

 

 

Sposa amata, l’onda del male che tutto travolge passerà e porterà via ciò che deve andare ma resterà quello che è destinato a restare. L’uomo non può cambiare il progetto divino, quello che Io voglio resta, le diverse fasi del mio piano di salvezza universale si compiranno anche con la ribellione di molti. La storia dell’uomo è vissuta dall’uomo ma diretta da me Dio.

Amata, la pace tornerà sulla terra, l’odio sarà spento nei cuori, opererò con la mia potenza, ogni uomo di senno risponderà secondo la sua libertà. La scelta è per tutti: chi parla, sceglie; chi tace, sceglie; chi dorme, sceglie; chi veglia, sceglie. Quando questa fase sarà completata, allora verrò sulla terra per raccogliere tutti i miei, lasciare quelli che mi hanno rifiutato, concludere il grande ciclo storico.

I miei cari amici dicono ogni giorno: “Non ce la facciamo più, sembra che il mondo intero voglia espungere Dio da ogni vita.” Vedo ogni cosa che avviene sulla terra, leggo attentamente in ogni cuore ed in ogni mente: più gli uomini empi si sforzano di cancellare la mia immagine nel cuore umano più essa diviene nitida. Nel cuore c’è la mia impronta divina, sposa amata, in ogni cuore essa è viva più che mai. Invano si affatica l’empio, invano opera il mio nemico, gli uomini hanno sete ardente di me, mi chiamano con l’anelito del cuore, ed Io rispondo.

Perché, sposa cara, perché tanta angoscia sulla terra? Perché tanta disperazione? È il desiderio di me che brucia e continua ad ardere, nessuna acqua può spegnerlo, nessuno sopirlo. L’uomo smarrito cerca me nei fratelli, ma non viene appagato dalla debolezza umana; cerca me nella maestà dell’universo, ma ancora non resta soddisfatto; cerca nel suo stesso cuore: lì trova la mia impronta divina, lì Io opero in questo tempo. Lì mi farò trovare da ogni anima assetata. Leggo il tuo pensiero, sposa amata, è questo: “Gesù adorato, ogni uomo ti brama perché senza di te la vita è inutile; ma il nemico tremendo ha stordito le menti, le ha fatte smarrire dietro gli idoli di ogni genere; tolti di mezzo tutti gli idoli, le tue belle creature, quelle fatte a tua immagine e somiglianza, leggeranno nel loro cuore le parole splendide d’amore che ora col tuo Dito stai scrivendo.”
Sposa amata, spazzerò certo via tutte le vanità del mondo, cadranno gli idoli falsi e bugiardi perché Io stesso li infrangerò: gli uomini si riavranno dal grande stordimento allorché tutto verrà meno. Il fumo di satana si diraderà e coloro che restano vedranno comparire i cieli cristallini del mio eterno amore.

Amata, se nella gioia e nel benessere l’uomo non ha compreso, si è lasciato irretire da un nemico astuto ma schiavo incatenato, nel dolore, nella tribolazione grande, l’uomo aprirà bene gli occhi e vedrà il suo nemico, gemerà per averlo ascoltato, per essersi lasciato ingannare. Il pianto sarà grande, il pianto del mondo che si risveglia dal torpore. Ognuno si batterà il petto e vedrà il male compiuto.

Come l’ebbro quando si sveglia si accorge della rovina che ha prodotto nella sua casa nel momento della folle ebbrezza, così ogni empio si accorgerà che la sua stoltezza prima di nuocere agli altri ha rovinato proprio se stesso.

Piangerà il mio popolo, piangerà ed alzerà gli occhi verso il cielo chiuso. Lo sai, amata sposa, perché la storia te lo ha detto, che sempre la mia ira è durata un solo istante, mentre il mio amore è eterno.

Il mio popolo mi chiamerà, un grido generale si alzerà, da ogni petto uscirà forte: “Dio, Dio mio perdono, perdono, pietà, usa ancora verso di noi la tua misericordia, cessa dall’ira perché abbiamo riconosciuto il nostro grande errore ed esso ora ci sta davanti. Perdona Dio, siamo pentiti, usa ancora verso di noi la tua eterna ed infinita misericordia.” Io, Io, Gesù, perdonerò, ancora avrò pietà del mio popolo, sarò il suo Dio e regnerò con potenza come il più grande re.

Amata, grande premio avrà chi mi è stato fedele nel tempo della grande infedeltà, premio grande ed unico che le generazioni precedenti non hanno avuto. Sposa amata, benedici ogni istante che passa, perché ti conduce verso la grande vittoria del bene sul male.

Ecco, già i cieli tersi e sfolgoranti di luce si aprono tra la fitta nebbia, uno squarcio sempre più ampio. Svanirà la nebbia e l’universo splenderà di nuova luce.

Vivi nella gioia.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

10.09.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, state nella gioia, godete la pace del cuore, Gesù vi ama, Gesù vi vuole donare tutto, non vi chiede che poco: ricambiare il suo amore; desidera che siate docili ed obbedienti, docili alle sue leggi, obbedienti alla sua volontà; figli cari, Gesù non ha bisogno del vostro amore ma voi avete bisogno di lui. Il vostro cuore geme senza Dio, non c’è gioia per un cuore vuoto, non c’è speranza per un cuore nel deserto, non c’è futuro per chi non ha voluto che Dio regnasse in lui.

Piccoli miei, pensate ad un piccolo bimbo abbandonato in un deserto senza l’aiuto della madre, del padre: quale è la sorte di questi? Certo misera, perché le insidie sono molte ed il piccolo da solo non è in grado di vincerle.

Amati figli, voi, anche se avete i capelli bianchi, siete dei piccoli davanti a Dio, egli vi guarda con tenerezza e vuole solo aiutarvi, sostenervi, proteggervi. Guai all’uomo che rifiuta questo aiuto, guai a colui che dice pieno di orgoglio: “Non ho bisogno di te Dio, faccio da solo, procedo da solo, il tuo aiuto non mi serve.” Egli è libero nelle sue azioni, può scegliere la sua strada con Dio o senza Dio, ma se sceglie quella da orfano, la rovina è certa come lo è quella del piccolo bimbo che procede da solo in luogo assai insidioso.

Figli amati, vi invito a recitare assai spesso, in questo tempo il Padre Nostro pensando e riflettendo su ogni parola che pronunciate. Cominciate a soffermarvi sulla bellissima parola iniziale: “Padre”. Il cuore vostro si riempia di gioia al pensiero che avete un Padre, un Padre meraviglioso, un Padre amoroso, un Padre tenerissimo che non vi trascura neppure per un attimo. Ciascuno di voi è figlio unico per lui. Non siete amati collettivamente, come se ciascuno di voi fosse uno dei tanti, ma individualmente perché Dio vi ha creati unici, unici nelle vostre caratteristiche interiori ed esteriori.

Riflettete su questo fatto: i capi più preziosi sono proprio quelli unici, i gioielli più preziosi sono quelli unici. Ecco, voi siete per Dio delle perle meravigliose: ognuna ha la sua lucentezza, il suo splendore inconfondibile. Siete frutto di un grande amore, di un amore eterno, infinito.

Prendete, figli, piena coscienza di questo, e, vi dico, non sarete mai più tristi. Può essere triste un figlio tanto amato che ha un padre amoroso che veglia sempre su di lui, che conta i suoi passi e conosce anche il numero dei suoi capelli? Può essere triste un figlio che ha una madre piena di tenerezza e premura, che accarezza, consola, protegge sempre il suo piccolo?

Voi mi dite: “Madre Santa, perché allora se tanto felice è la condizione dell’uomo egli è sempre sommerso da timori, da angoscia, da tristezza?”

La risposta è semplice: l’uomo non si affida a Dio, egli vuole camminare senza di lui, lo rifiuta e diviene veramente un misero che inciampa ad ogni passo.

Amati, pensate sempre che Dio vi ha lasciati liberi nella scelta: o tutto con lui per sempre, prima in terra, poi in cielo, oppure nulla senza di lui sia in terra che dopo.

Amati figli, anche il fatto che Io venga a voi attraverso questo strumento ogni giorno, è la prova del grande amore di Dio; egli vuole che nessuno di voi si perda ma che giunga alla felicità senza fine del paradiso dopo averne già gustato un anticipo sulla terra.

Riflettete sul dono che avete ricevuto.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima