Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
11.09.99
Eletti, amici cari, esultate in me, il tempo del grande gaudio si
avvicina, ecco il grande anno che segna la svolta definitiva epocale. State
stretti al mio cuore ardente come un bimbo tra le braccia della madre quando
c’è una forte sterzata. Siate saldi in me, perché il cambiamento questa volta
non sarà graduale ma fulmineo; chi è ben pronto resterà nella gioia, chi non si
è voluto preparare cadrà perché quello ha scelto.
Amata sposa, non ci sono
vie intermedie: o con me o contro di me. Questo concetto l’ho ribadito più
volte, ma siccome è molto importante spesso torno a ripeterlo.
Vi sono uomini sulla terra
che vivono nella più grande superficialità: hanno scelto di scendere invece che
di salire. L’uomo fornito di intelletto deve vivere secondo la sua altissima
dignità, può però fare liberamente la sua scelta: o per me o contro di me.
Colui che scende fino ad assomigliare ad un bruto, si allontana sempre più dalla
mia immagine, il mio nemico entra in lui ed agisce degradando la sua dignità
fino a farlo suo schiavo; se costui non reagisce, il suo potere diviene sempre
più forte e la creatura, destinata a divenire sempre più simile al suo creatore,
diviene invece dissimile fino a far sbiadire sempre più la sua immagine.
Questo processo porta alla
rovina; l’anima che vaga lontano da me si smarrisce ed è assai faticoso
ritrovare la strada della salvezza.
Amata sposa, anche questa
misera che ha fatto tale scelta, non viene certo abbandonata da me ma è proprio
essa che abbandona me. Se parlo non mi sente, se grido non mi ascolta, se
mostro segni non li vede, se faccio doni non li coglie. L’anima ribelle diviene
cieca e sorda; vedendo la luce preferisce il buio, potendo nutrirsi di cibo
abbondante preferisce morire di fame, potendo dissetarsi ad acque limpide corre
verso quelle limacciose. Non pochi in questo tempo così conclusivo hanno scelto
questa pessima strada. Costoro non sentono la mia voce che li chiama né quella
della Madre amorosa che vuole salvarli. Osserva, amata sposa, la scena che ti
presento: davanti a te c’è l’intero globo terrestre. Ti mostro la parte più
malata, quella piena di cancrena che dovrà subire un’amputazione profonda: vedi
i paesi ricchi dove il benessere, dono del mio amore, è stato una grossa pietra
d’inciampo. Vedi che uso fanno dei miei magnifici doni? Usano l’intelletto non
per cooperare con me ma per combattere me; ho concesso che molte scoperte
rendessero più facile la vita in modo che restasse più tempo da dedicare a me:
guarda, sposa amata, quanti sono gli idoli cresciuti in questi tempi, in questi
ambienti. Non un vitello d’oro, ma innumerevoli, di tutte le specie, di tutte
le dimensioni. Il tempo da dedicare a me è bruciato ad adorare questi!
La scienza, per opera mia,
è progredita ma con essa l’uomo è montato in grande superbia: non attribuisce a
me il merito delle grandi invenzioni ma a se stesso; vedi come gli uomini di
scienza procedono gonfi d’orgoglio e di presunzione: essi si sentono i gangli
dell’universo; le loro teorie parlano contro di me non bene di me. Io, Io, Dio,
sono il supremo creatore dell’universo, tutto quello che esiste in cielo, in
terra, sotto terra è opera mia; tutto mi appartiene, ma costoro osano negare,
osano inventare teorie assurde per affermare che l’universo da sé si è creato!
Guarda la scena che hai
davanti: costoro si sono mescolati alle schiere dei miei nemici che operano
contro di me e contro la mia creazione. Amata, volgi la testa verso di me per
non vedere, guarda il mio volto radioso e non temere: queste schiere fatte di
spiriti e di corpi (demoni e uomini
indemoniati) opereranno ancora per poco; vedi: davanti a loro c’è l’abisso,
quella grande voragine aperta, essa li accoglierà e da essa più non usciranno a
sedurre la terra.
Leggo il tuo pensiero
nascente, è questo: “Mio adorato Gesù, quelli che vedo sono uomini ancora in
vita, ormai si sono mescolati alle schiere degli spiriti del male, ma sono
ancora in vita, possono, Amore mio, accedere alla salvezza avendo l’uso della
loro libertà? Possono le preghiere, le offerte, le intercessioni far ravvedere
qualcuno di essi?”
Amata sposa, l’uomo che è
caduto ai piedi della montagna, che è rotolato fino in fondo, deve fare una
grandissima fatica per ritornare in alto: non deve mai cadere così in basso!
Non gemere, amata sposa, per i perduti, essi hanno potuto ma non hanno voluto;
si perde chi decide di perdersi; Io, Io, Gesù, concedo ad ogni anima l’aiuto
necessario per la salvezza, a nessuna è negato l’aiuto.
Quanto mi è cara ogni
anima: per una sola rifarei tutto il mio sacrificio, ma quella resa schiava dal
demonio ormai rifiuta tutto: se offro non accetta, se parlo non ascolta, se
busso non apre.
Vieni a me, sposa amata,
vieni felice nelle mie braccia, ti dono anche oggi le grandi delizie del mio amore.
Ho creato l’uomo con una grande dignità, non uno schiavo ho creato, ma un
essere libero che può scegliere, che deve scegliere: con me o contro di me.
Costoro, quelli che vedi in questa triste scena, pur viventi, sempre liberi e
non coatti, hanno fatto la loro scelta sin da ora. Non per me operano ma contro
di me; rispetto la loro scelta anche se lacera il mio cuore. Vedi, essi si
stanno dirigendo verso l’abisso volontariamente.
Sposa cara, non ti curare
di loro, la mia volontà vuole la salvezza di ogni anima ma la sceglie solo
colui che si conforma ad essa.
Ecco, il tempo conclusivo
è questo; ultimate le scelte, godrete, amici cari, la nuova terra ed il nuovo cielo.
Chi ha scelto me, mi godrà da subito e per sempre. Gioisci in me, sposa fedele.
Godi le delizie immense del mio amore.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
11.09.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli tanto
amati, sopportate con amore questi tempi duri di tribolazione, siete come l’oro
che si prova nel fuoco; le prove generano pazienza, la pazienza merito, il
merito ottiene grazie sempre più grandi; con esse libererete le ali dalla
zavorra e diverrete sempre più leggeri salendo più su fino a raggiungere le
sublimi vette.
Lì è la vostra meta, lì
vivrete e godrete voi che ora gemete e soffrite con amore, per amore.
Gesù vi ha preparato un regno
beato, lì state per entrare ma, figli amati, il premio meraviglioso sarà
concesso ai perseveranti, a coloro che giungono fino alla fine senza lasciarsi
prendere dallo scoramento. Gesù è qui accanto a me, il suo sguardo dolcissimo è
su di voi, mi dice: “Madre Santa, i miei piccoli, i tuoi figli sono ormai alla
stretta finale, essi gemono perché il combattimento con le forze del male è
assai duro. Ciascuno deve affrontare con coraggio e forza la sua battaglia
giornaliera, devono esercitare a fondo la pazienza perché il nemico li vuole
spossare per cercare di infrangere la loro resistenza: nulla potrà con coloro
che sono tutti miei, nulla potrà con quelli che si sono rifugiati nella fortezza
invulnerabile del mio cuore. Io stesso li proteggo, li nutro col mio corpo vivo
e vero, essi stanno al sicuro perché Io dono a coloro che mi sono stati
veramente e profondamente fedeli la perseveranza finale, avranno da subito
grande gioia nel cuore e pace nell’anima, sentiranno ogni giorno fino alla fine
la mia presenza viva e la mia tenera carezza. Madre amata, coloro che ancora
sono in cammino che, pur vedendo il cielo cupo e tempestoso non si affrettano,
Madre Santissima, prendili per mano questi tuoi poveri figli, prendili per mano
ed istruiscili, guidali, portali a me che li attendo e tanto li amo. Desidero
che nessuna anima si perda, desidero che ognuna sia felice ma occorre che essa
venga a me subito: quando farò apparire il grande segno, e ci sarà, visibile a
tutti, la croce splendente, allora, Madre Santissima - dillo e ripetilo - allora
sarà troppo tardi!”
Nessuno aspetti quel segno
per convertirsi; figli amati, aiutate i fratelli, aiutateli, avete ben sentito
le parole di mio Figlio Gesù, occorre non perdere un solo istante. Ci saranno
certo i segni ma non bisogna aspettare che vengano per cambiare vita.
Piccoli miei, la grande
tribolazione finirà, il dolore si trasformerà in grande gioia, la pena in
esultanza; sappiate attendere i tempi di Dio nell’attività, nello zelo; tutto
avrete figli amati, se saprete essere pazienti, docili ed obbedienti. Il nemico
vuole separare e creare discordia, voi invece, state uniti, pregate perché la
malizia esca dai cuori e ci sia solo bontà e comprensione.
Non dovrete sospirare a
lungo, Gesù verrà, verrà nella gloria, il mondo ne sarà abbagliato, tutte le
catene si spezzeranno in quell’istante e nella grande luce verranno accolti
insieme tutti gli eletti per un futuro di gioia e pace senza fine.
Unitevi a me nella
preghiera, unitevi a me, i miseri capiscano che è tempo ormai di lasciare la
via del peccato e correre verso la luce. Aiutatemi a salvare le anime.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima