Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
15.09.99
Eletti, amici cari, non temete le follie del mondo, rifugiatevi in me,
confidate in me: che può un uomo contro di voi se Io, Io, Dio, abito in voi?
Che possono fare i malvagi contro chi mi appartiene? Restate ben saldi in me: Io,
Io, Gesù, sono la roccia che mai crolla; siate miei sempre, nel cuore, nella
mente, in ogni anelito; questo è il tempo delle più larghe elargizioni.
Tutto vi dono: siate miei!
Sposa amata, il mondo
vuole cancellare la mia presenza, vuole cancellarla dalle menti, dai cuori; mai
è accaduto nella storia ciò che sta accadendo in questo tempo. Mai, pur vivendo
nell’errore, gli uomini hanno tentato di cancellare la mia immagine dai cuori e
dalle menti.
Amata, il mio dolore è
grandissimo perché le anime smarrite che perdono la strada più non la
ritrovano; molte giungono ogni giorno al mio tribunale completamente
impreparate: non hanno implorato la mia misericordia finché erano a tempo e
subiscono il mio rigore.
Le mie ali sono aperte per
raccogliere tutta l’umanità smarrita: venga a me ogni uomo, venga a me ogni
creatura prediletta perché Io voglio offrire i più splendidi doni, non
togliere; voglio salvare, non condannare; voglio assolvere, non punire.
Amata sposa, gli uomini
gemono sentendo le colonne della terra tremare; dicono l’uno all’altro: “Che
accadrà, che sarà, che avverrà?” Io, Io, Gesù, dico: non tremate, uomini della
terra, non gemete invano, non accade nulla per caso, il caso non domina l’universo,
esso è un cocchio le cui redini sono saldamente nelle mie mani divine. Non c’è
nulla nell’universo di incontrollato, mai avviene qualcosa che Io non lo
sappia, che Io, Io, Gesù, non lo controlli. Dico quindi agli uomini stolti di
questo tempo: la vostra insipienza vi prepara la più grande rovina; non Io, Io,
Dio, preparo la vostra rovina ma la vostra stoltezza ve la procura. Io sono
Dio, ogni cosa ho creato, tutto mi appartiene, la vostra vita è mia, l’ho
donata a voi e la tolgo quando ho deciso, secondo il mio progetto. Chi di voi,
per quanto faccia, può aggiungere un solo attimo alla sua vita? Voi tremate
pensando al futuro perché non volete obbedire alle mie leggi sante, fate
progetti senza di me, contro di me; vi cercate la rovina operando in tale
maniera e l’avrete!
Le mie leggi sono tutte a
favore vostro; chi mai può aggiungere o togliere qualcosa a me Dio: ho forse
bisogno del vostro aiuto, non ho creato l’universo e la vostra vita senza di
voi? Chi obbedisce alle mie leggi è un saggio che cerca il suo bene ed insegue
la sua stessa felicità che non gli sarà negata. Voi stolti dite: “Le leggi divine
sono superate dai tempi, sono ‘fuori moda’.” Quale stoltezza, quale insipienza!
Un padre educa i suoi figli per il loro bene, li prepara alla vita, desidera
che siano felici.
Io sono il Padre più
amoroso, la Madre più tenera, solo gioia desidero donare all’umanità, voglio
mostrare la mia infinita tenerezza alla creatura prediletta fatta a mia immagine
e somiglianza. Le mie leggi, quelle che ho scritto nel cuore di ogni uomo sono
la guida alla sua vera e grande felicità. Beato l’uomo che ha gioia nel
praticare la mia legge e, pieno di entusiasmo, indica al fratello la sua via
perché anch’egli possa godere un giorno le sublimi delizie del mio amore.
Pochi sono oggi coloro che
amano le mie leggi e le considerano il più grande tesoro, molti quelli che le
criticano, le ritengono dure da seguire, superate, addirittura inutili. Io, Io,
Gesù, dico che il ribelle che non vuole seguire il mio comando danneggia
gravemente se stesso non me: posso mai Io, Io, Dio, essere danneggiato da un
uomo?
Sposa amata, il mio cuore
ama infinitamente ogni creatura prediletta, l’ama e vuole vederla felice; ella,
però, non toglie e non aggiunge nulla a me che sono Dio e tutto posseggo, l’amore
sono Io, la ricchezza sono Io, la potenza massima è in me e non fuori di me!
Ebbene, quello che
posseggo non voglio tenerlo per me come bene inaccessibile all’uomo, il mio
grande desiderio è di fare compartecipe della mia perfetta felicità ogni uomo:
per questo l’ho creato, per questo continuo a crearlo. Potrei mai creare l’uomo
dal nulla per un fine diverso da quello di farlo perfettamente felice con me? Se
un padre saggio mette al mondo un figlio non desidera forse vederlo felice
accanto a sé?
Pensa, amata, quanto è
grande il mio desiderio di espandere il mio amore se ogni giorno creo vite
nuove, anime nuove da secoli e millenni e mai mi sono stancato di farlo. La creazione
non è stato un atto del passato ma è un’azione al presente. Creo, creo,
continuo a creare perché amo, amo, infinitamente amo. Se l’uomo sapesse quanto
è amato, se capisse che la sua vita è un mio sublime atto d’amore, ti dico che
nessuno sarebbe più infelice, nessuno triste, la gioia sarebbe in ogni cuore e
la speranza mai verrebbe meno.
Il bimbo che sente di
essere amato è pieno di gioia, guarda la madre e sorride; quando cade e si fa
male il suo pianto dura solo un attimo perché il suo sguardo (materno) lo consola, le sue braccia lo
stringono al cuore e la gioia torna nel cuore.
Amata sposa, spesso mi
dici: “Adorato mio Gesù, sono felice, profondamente felice, anche nella fatica
del vivere quotidiano, la gioia non viene mai meno perché ho te nel cuore, ho te
nella mente, perché tu Altissimo, vivi in ogni cellula del mio essere e lo
sostieni, sono felice perché tu sei l’oceano di luce nel quale mi immergo e dal
quale prendo sempre nuova vita.”
Ebbene, desidero, sposa mia,
che ogni uomo arrivi a dire questo; la vita umana può divenire felicità per la felicità,
oppure tormento per il tormento: dipende dalla scelta che l’uomo libero fa.
Sposa diletta, porta il mio
messaggio al mondo, ognuno capisca bene le mie parole e le trasformi in vita.
Il giorno del mio ‘basta’ è vicino, è vicinissimo, in quel giorno grandissimo
ed unico, nessuno potrà più aggiungere o togliere una sola virgola. Il tempo si
fermerà, il silenzio sarà profondo e totale, parlerò soltanto Io, Io, Gesù,
darò a ciascuno quello che ha scelto con la sua condotta! Il mio cuore ardente
stringerà a sé tutti gli amici, essi godranno le gioie sublimi che spettano a
chi ha servito fedelmente in un momento di generale ribellione.
Sposa cara, godi anche
oggi nel mio cuore le sublime delizie che ti ho preparato.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
15.09.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli tanto
amati, anche oggi vengo a voi per portarvi la gioia di Gesù, per donarvi la sua
pace: godete questi doni ed apritevi alla speranza. Le promesse divine già si
stanno realizzando: vedrete come nella vostra vita il sereno diverrà sempre più
ampio e le nuvole scompariranno. Siate fedeli a Gesù fino alla fine, non fatevi
influenzare dagli esempi negativi.
Il male non entra nel
cuore donato a Gesù completamente; voi siate tutti suoi, sempre, in ogni
scelta: se egli è il Signore del vostro cuore, voi sarete sempre vincitori sul
male.
Amati figli, alcuni mi
dicono: “Madre Santa, noi vorremmo procedere nella crescita spirituale ma ci
accorgiamo che i progressi sono scarsi, ci troviamo sempre allo stesso punto
benché preghiamo, frequentiamo i sacramenti, facciamo sacrifici e penitenze.”
Amati figli, Gesù guarda
al cuore dell’uomo, in esso avvengono i veri cambiamenti; chi tiene per sé
anche un solo angolo del suo cuore e non lo apre completamente a Gesù, cresce
lentamente perché nell’angolo oscuro si annidano malizia e disordine.
Figli, per crescere nella
fede, per edificarvi sempre di più occorre staccarvi completamente dal peccato
grave, occorre essere decisi nel farlo: non c’è sventura più grande del peccato
mortale che toglie la grazia. L’anima inaridisce sempre più quando colpita da
un peccato grave, come avviene in un prato fiorito colpito da morbo maligno, le
piantine seccano, i fiori avvizziscono, in poco tutto langue e poi muore. Occorre
intervenire presto, prima possibile; se il morbo viene fermato in tempo ancora
c’è possibilità di salvezza, ma se si lascia procedere viene il momento nel
quale il guasto è irreparabile. Così avviene nell’anima colpita da questa
grandissima sciagura: il peccato grave distrugge tutto; le erbe velenose
crescono sempre più alte e soffocano quelle buone, l’anima corrotta diviene un
campo di gramigna, in essa si insediano le serpi velenose, la situazione col
tempo peggiora sempre più.
Figli cari, Gesù non
abbandona mai neppure queste anime ma sono esse che sentono più fievole
l’anelito a Dio, lo rifiutano e preferiscono restare nel loro nulla che
volgersi a lui che è il tutto al quale tende l’anima di ogni uomo.
Amati, il peccato snatura
l’uomo, lo stordisce, lo fa confondere e smarrire. Non temete le malattie, non
temete la povertà; non temete neppure la morte, temete solo il peccato: la vera
rovina è solo il peccato che strappa l’uomo da Dio.
Pensate ad un ramo che
viene staccato dalla pianta: in esso non circola più la linfa che gli dava
vita; quanto può resistere un ramo staccato dalla pianta? Poco, assai poco,
languisce e muore. Così avviene anche per voi, amatissimi, voi figli miei cari,
quando cercate di allontanarvi da Dio, lontano da lui c’è rovina e morte.
Oggi sono numerosi i miei
figli che dicono: “Voglio essere libero, voglio procedere da solo, non voglio
vincoli, non voglio legami!” Costoro sono come rami spezzati che presto vedono
ingiallire tutte le proprie foglie poi seccano irrimediabilmente.
Figli amati di tutto il
mondo, restate uniti a Dio, ben stretti a lui, da lui viene la vita, da lui il
rigoglio, da lui la gioia e la pace! Siate suoi, figli amati, siate tutti suoi,
nella mente, nel cuore, in ogni anelito e vedrete come anche la vita sulla
terra diviene un anticipo di paradiso.
Vi amo, vi amo e voglio
che siate tutti felici con Gesù e con me.
Ti
amo, angelo mio.
Maria
Santissima