Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.09.99
Eletti, amici cari, procedete con gioia verso la grande meta assai
vicina, il mio amore vi guida, siete quasi giunti; il tormento passerà, il
dolore è di breve durata perché un’era nuova sta entrando nel mondo, assai
differente dalla precedente,
l’era dello spirito santo, era felice come mai
ce n’è stata una in precedenza.
Sposa amata, sia gioioso
il tuo cuore: il gemito di dolore del mondo sta per finire; quando il torrente
impetuoso del mio amore raggiungerà ogni cuore, esso perderà la sua aridità,
non ci sarà sulla terra un angolo di deserto, ogni deserto diverrà giardino
irriguo, ogni giardino sarà rigoglioso, i fiori profumeranno l’aria; il cielo
nuovo sorriderà benevolo alla terra olezzante mentre tutto il creato canterà il
suo inno di lode e di ringraziamento. Il paradiso dei cuori sarà il paradiso
della terra nuova.
Amata sposa, perché la
terra si è trasformata in luogo insidioso e poco accogliente? Perché
diletta? Solo per il peccato; l’Eden
iniziale era solo armonia e gioia; la terra di peccato è divenuta arido deserto
insidioso. Il processo non è irreversibile, non per sempre la terra sarebbe
restata tale. La lotta tra il bene ed il male è in atto, è una battaglia assai
aspra perché gli uomini presi da satana, il mio terribile nemico, sono ormai in
gran numero. Egli vuole predominare, vuole distruggere tutte le cose belle da me
create, soprattutto la mia creatura prediletta, il mio capolavoro: l’uomo.
Amata, il suo piano non si
realizzerà, ma porterà con sé molte vittime della sua ferocia; molte, sposa mia,
con immenso dolore te lo dico; ogni anima è preziosa ai miei occhi; un’anima
che si perde mi dà un dolore immenso; ma se Io, Io, Dio, l’ho creata senza la
sua volontà, non posso salvarla senza che lo voglia.
Amata, il mio sacrificio
ha aperto la porta del paradiso che era rimasta chiusa per secoli e millenni;
ho tanto desiderato che per quella porta passasse tutta l’umanità di ogni
tempo, quella di ieri, di oggi, di sempre, ma il mio progetto viene ostacolato
assai spesso dalla libera scelta umana. Mentre tutto il creato mi obbedisce
docile e sottomesso e mai si oppone alla mia legge, l’uomo, creatura libera e
piena di dignità si oppone alla legge che ho posto, si ribella a me suo Dio,
suo unico Dio. Questa ribellione continua gli impedisce di entrare nella dimora
sublime di felicità e di pace.
Come vedi, il paradiso è
la meta di ogni uomo; il mio sacrificio glielo ha guadagnato: ogni anima di
ogni tempo è stata riscattata da me, ho pagato il debito assai grande contratto
dalla ribellione umana al Padre Santissimo. Resta ora la scelta individuale;
ognuno deve farla per accedere alla grande felicità con me o rifiutarla per
sempre.
Amata sposa, leggo il
pensiero che si è affacciato alla tua mente: “Mio adorato Gesù, perché l’uomo
non vuole capire che solo in te c’è felicità e pace, perché è così stordito da
cercare la felicità dove non c’è e trascurare la fonte unica della gioia vera,
che sei tu, Santissimo, adorabile Dio? Adorato Gesù, chinati ancora sulle tue
povere creature, su queste così smarrite che, dopo venti secoli di
cristianesimo, non sanno ancora distinguere la destra dalla sinistra e
brancolano nel buio mentre la luce è nitida e sfolgorante nel cielo! Pietà,
tenerissimo Gesù, pietà ti chiedo e misericordia per i grandi peccatori, le
prede del tuo nemico che egli sta per trascinare nel cupo abisso di
disperazione eterna.”
Sposa amata, la debolezza
di molti, in questo tempo è divenuta grande languore; il peccato di alcuni
ormai è divenuto peccato sociale, l’esempio negativo è stato trascinante; il
processo inverso, senza un mio decisivo intervento, sarebbe impossibile! Non
abbandono le mie creature nella terribile procella che le distrugge e le separa
da me. Non accadrà mai, sposa amata, che Io abbandoni gli uomini senza curarmi
di loro come la madre si cura del suo bambino. La mia chiesa è molto malata, è
percossa da ogni parte, ma il male non prevarrà mai su di essa, è sostenuta e
sorretta da me Gesù che non permetterò mai che gli inferi prevalgano su di essa.
Sposa mia diletta, può mai
lo sposo perfetto lasciare la sua sposa nel tormento, non correrà subito
incontro ad essa per sollevarla e renderla ancora felice e bella? Così farò Io,
Io, Gesù, curerò subito tutte le ferite, fascerò le piaghe ed esse guariranno,
soprattutto caccerò via i lupi feroci che hanno dilaniato il mio tesoro: essi
saranno messi nell’impossibilità di operare; raccolti insieme si scaglieranno
uno contro l’altro sbranandosi a vicenda.
Sposa mia, sia lieto il
tuo cuore ardente d’amore: la pace tanta auspicata la porterò Io, Io, Gesù,
sulla terra, la pace tanto anelata sarà un sublime dono del mio amore. Lascia,
diletta, che passi questa nuvola nera e minacciosa, sarà un attimo, un attimo
solo, scaricherà tutta la sua ira e poi si acquieterà per sempre.
Non temere: chi è in me,
chi riposa nel mio cuore non sarà colpito dalla pioggia dirompente, neppure una
goccia lo bagnerà; beato il saggio che si è procurato per tempo un sicuro
riparo, beato colui che ha cercato il mio volto ed ha implorato il mio perdono
in tempo: l’avrà e gioirà in me, prima sulla terra, poi nel paradiso dove la
sua felicità diverrà duratura e senza fine.
Sposa amata, opero
meraviglie attraverso i miei docili strumenti, voglio raggiungere in tempo ogni
cuore, fare di ciascuno una perla preziosa per la mia corona.
Opera con me, fedele amata
sposa, vivi in me e prendi energia dalla mia fonte perenne.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.09.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli tanto
amati, Gesù mi manda a voi per darvi pace, per ricolmare il vostro cuore di gioia,
per dirvi che il suo ritorno è prossimo: tornerà sulla terra per regnare su di
essa, regnerà dove regna, non regnerà dove non regna. Egli ha instaurato prima
il suo dominio nei cuori, poi lo estenderà con i cuori fedeli su ogni angolo
della terra.
Piccoli miei, perché tutto
questo dolore nella vita dell’uomo, perché tanta pena nella vita di ogni
vivente? Può Dio avere dato la vita a tanti infelici? Può Dio-amore volere
l’infelicità umana? Può godere dell’infelicità dell’uomo?
Figli amati, riflettete
sempre su queste cose, non lasciatevi sedurre dalle cose vane e fuggitive al
punto da non riuscire più a pensare ad altro. Chiudetevi nella stanzetta del
vostro cuore e meditate, riflettete, usate l’intelletto, sublime dono di Dio
per capire il vero senso della vita, per comprendere il suo vero significato.
Dio non crea per l’infelicità, Dio non crea per il dolore: eppure gli uomini
d’oggi sono infelici, sono pieni di dolore, tutto il creato geme, attende,
implora, spera che venga l’ultimo giorno per il dolore, che venga la fine di
ogni tormento.
Amati figli, solo il
peccato, la disobbedienza, è la causa unica del dolore, del tormento: soffre
l’empio per il suo peccato, soffre l’innocente per il peccato dell’empio,
soffre e geme tutta la creazione per la molteplicità dei peccati che si
compiono.
Amati, la causa di tanto
dolore sta sempre nella disobbedienza, nella inosservanza delle leggi sante ed
eterne, perfette, vere ieri, vere oggi, vere per sempre. Dio non modifica le
sue leggi perché non ha bisogno di modifica ciò che è già perfetto.
Guai, figli, a chi dice: “Le
leggi divine vanno cambiate: la società è mutata, esse vanno trasformate.”
Dio conosce a fondo ogni
uomo, scruta e scandaglia ogni angolo del suo cuore e nulla gli rimane
nascosto. Le leggi del decalogo sono per l’uomo e non contro l’uomo, devono
essere seguite, amate, applicate alla vita giorno dopo giorno.
C’è anche chi dice: “Madre,
sono troppo difficili da seguire, chiedono troppo all’uomo.”
Non dica nessuno di voi
queste parole. Può chiedere un padre amoroso qualcosa d’impossibile ai suoi
figli? Questo non accadrà mai, egli chiede ciò che il figlio può dare, anzi un po’
di meno perché non si stanchi troppo e quindi si faccia prendere
dall’avvilimento.
Piccoli cari, anche oggi,
quindi vi invito ad amare di cuore le leggi sante, vi invito ad applicarle alla
vostra vita con gioia ed essere testimoni della magnanimità di Dio, della sua bontà,
della sua sapienza infinita.
Se gli uomini saranno
docili ed obbedienti e faranno delle leggi sante la loro unica gioia, scemerà
il dolore, cesserà il tormento, sparirà il deserto, fiorirà ogni angolo della
terra. La redenzione dell’uomo è redenzione di tutto il creato. Come nella
caduta è stata coinvolta tutta la creazione così nella risalita sarà coinvolta
tutta la creazione.
Gesù sta operando il
grande miracolo sui cuori, sui cuori docili ed obbedienti, queste anime vivono
già un anticipo di paradiso; quando Gesù le raccoglierà tutte insieme esse
vivranno nell’Eden e la terra canterà felice il suo inno di lode e ringraziamento
all’Altissimo.
Siate tutti docili
strumenti nelle mani sapientissime di Gesù.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima