Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

25.09.99

 

 

Eletti, amici cari, ciascuno di voi ha un importante compito

da svolgere, siate attivi e laboriosi perché il tempo che vi è stato concesso volge al termine, gioite perché la meta è ormai vicina. Servite me, servite il prossimo con amore

e lauta sarà la vostra ricompensa.

 

 

Sposa amata, chi mi ha dato il cuore ora vive nella gioia e nella pace, chi mi ha dato il cuore non geme per la paura ma la sua speranza è viva, perché ripone in me la sua fiducia. Io, Io, Gesù, sono la sua sicurezza. Il presente sono Io col mio amore, il futuro sempre Io con la mia tenerezza. Chi ora vive in me mi godrà per sempre, perché a coloro che si sono decisi fermamente concedo la perseveranza finale.

Amata sposa, grave pericolo corrono coloro che mi hanno rifiutato, anzitutto; ma subito dopo quelli che sono ancora in grave dubbio e non si decidono subito ma rimandano a dopo la loro conversione. Non è questo momento di indugi e di ripensamenti. Ciò che deve accadere già sta avvenendo e procederà fino al compimento di questa fase conclusiva della storia. Fase dolorosa, sposa amata, perché nel dolore soltanto vi può essere purificazione; nella gioia l’uomo mi dimentica, l’uomo si gonfia d’orgoglio, ma quando il tormento lo fa gemere allora la sua anima cerca me, l’unico che sa consolare, l’unico che può farlo perché in me soltanto c’è amore, amore infinito. Non può dare chi non possiede, può dare poco chi poco ha, ma molto può porgere chi ha grande ricchezza. La mia è infinita ed Io non desidero tenerla per me, per me soltanto, oppure porgerla solo a pochi prescelti; ogni uomo è un prediletto, è un prescelto, ogni uomo amo infinitamente, a lui voglio donare il mio immenso bene.

Amata sposa, gli uomini fanno differenza tra uno e l’altro, ad uno porgono all’altro tolgono; la mia logica però non è la loro stessa logica, il mio cuore non è il loro cuore: il mio amore desidera abbracciare ogni creatura umana, senza distinzione di razza, di colore, di religione. Tutte le anime mi appartengono, tutte sono mie perché Io, Io, Dio, le ho create, ecco, per tutte ho preparato un posto sublime di gioia, di pace; questo è il tempo della grande chiamata generale, non chiedo molto, non chiedo ciò che è impossibile donare, chiedo un cuore puro e libero, un cuore pronto ad accogliermi e ad essere accolto. Ho quindi chiamato a me l’intera umanità.

Quale è lo scopo della mia grande chiamata? Non riempire il mondo di paura, non minacciare fatti spaventosi ma ho chiamato per porgere i miei sublimi doni, ho chiamato per offrire e non per togliere.

Amata sposa, avrà molto, avrà moltissimo chi è pronto ad accogliere molto, moltissimo; avrà poco chi è rimasto chiuso ed ha rifiutato i miei doni. Il mondo geme per la paura del futuro: perché avviene questo? Il futuro del mondo è nelle mie mani, non appartiene al caso, alla fortuna, alle stelle. Io, Io, Gesù, ho in mano ben strette le redini del mondo e non accade che quello che Io non impedisco. Se non impedisco significa che serve.

Amata sposa, gli uomini non vorrebbero mai la tribolazione, mai il dolore, mai la prova. Ho dato periodi di gioia all’umanità, periodi di benessere ed abbondanza ma essa non solo non mi è stata grata per i doni grandiosi ma in molti mi hanno girato le spalle, in molti mi hanno detto: “Vogliamo procedere senza di te ora che abbiamo tutto; siamo sufficienti a noi stessi.” Ecco, amata, nella gioia e nel benessere gli uomini mi dimenticano, mi girano le spalle; i miei doni non li apprezzano come tali ma li attribuiscono a sé stessi, alla loro intelligenza, alle loro capacità!

Stolti ed insensati: quello che posseggono, da me l’hanno ricevuto, senza di me non potrebbero sussistere neppure per un istante! Ebbene, ho dato molto, non ho ricevuto nulla; ho elargito i miei doni, ne ho ricavato ribellione ed ingratitudine. Il mondo, allora, deve essere ammonito, deve sentire il morso del dolore: vedrà come cambiano le cose quando Io giro il mio volto, quando non elargisco i miei doni. Provo a togliere quanto ho elargito e molti capiranno dopo, nel bisogno, il valore di ciò che avevano quando non sono stati capaci di apprezzare.

Amata sposa, poco per volta verranno meno i miei doni, per un attimo sembrerà che Io abbia girato il mio volto, ma sarà per poco, quanto basta per indurre l’umanità a capire, a riflettere, a decidersi per me. La mia ira dura solo un attimo, il mio amore è per sempre. Se l’umanità tornerà a me con cuore sincero immediatamente, la tempesta purificatrice durerà un solo istante, mentre la gioia percorrerà ogni strada della terra e resterà a lungo. Scelgano gli uomini, ciascuno per sé quello che vogliono, subito facciano la loro scelta perché voglio dare a ciascuno il suo. Pensa al padrone di una vigna che vuole pagare tutti i suoi operai, vuole remunerarli dal primo all’ultimo. Li chiama per nome, ognuno avrà la sua parte e se ne andrà contento. Chiamerà anche i fannulloni, quelli che hanno preferito oziare pensando che il padrone non se ne accorgesse, questi avranno secondo la loro scelta.

Sposa cara, ognuno capisca che è vicina la stretta finale; chi dona molto, con amore, godrà e sarà felice come mai lo è stato. Nessuno scelga l’ozio, nessuno indugi quando c’è bisogno di essere solleciti; i miei doni sono infiniti e voglio elargirne in grande abbondanza.

Attendi con gioia: il momento della paga è assai felice per chi è stato operoso.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

25.09.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, questo giorno che Dio vi dona sia pieno di pace, ricolmo di gioia. Servite Dio in ogni istante di vita, usate la carità in ogni direzione, siate fedeli discepoli e la pace che ora avete crescerà sempre più e con essa la gioia.

Gesù oggi mi ha detto raggiante: “Madre Santissima, guardo il cuore di questi tuoi piccoli: lo vedo spalancato al mio amore, il mio fuoco lo purifica, la mia rugiada lo rinnova; Madre cara, questi cuori stanno divenendo sempre più simili al nostro, gioisco perché posso versare in essi le mie grazie infinite ed essi le colgono, le utilizzano con saggezza! Tra tanto dolore che mi dà il mondo, divenuto pagano dopo venti secoli di cristianesimo, queste anime sono per me un soave balsamo, le vedo crescere sulla via di santità e preparo ad esse il premio; il lauto premio che compete a coloro che mi sono restati fedeli, a coloro che tra i flutti dell’oceano in tempesta hanno saputo tenere ben salda la rotta e non si sono andati a sfasciare contro gli scogli.

Madre amatissima, la tua opera materna ha trionfato su questi piccoli cuori, li hai attirati a te come dolcissima Madre che attira al petto il figlio suo diletto per poi porgerlo con infinito amore al Padre che lo attende per ricolmarlo delle sue carezze.

Madre, meravigliosa è la tua opera, desidero che ogni anima raggiunga il posto che le ho preparato nel mio regno di felicità e di pace, aiutami Madre, a riempirlo questo regno, nessuna anima resti in preda al mio nemico, la tua soavità e fermezza operi in ogni cuore di figlio: quanti ancora sono i lontani e la grande porta socchiusa sta per chiudersi!

Desidero anime, ho sete di anime, voglio dare gioia e felicità a tutte; non cada il mio braccio su questa umanità ribelle, si faccia vivente avvolgere dalla mia misericordia ogni uomo, implorando in tempo il mio perdono! Anche se i peccati sono numerosi, anche se sono gravissimi, anche se la vita è trascorsa nell’errore, se vedo un pentimento profondo e sincero Io perdono, perdono e cancello ogni macchia, la veste del grande peccatore pentito diverrà candida e pura ed egli potrà godere gioia e pace accanto a me per sempre.

Madre Santissima, dì al mondo che il tempo è finito, che altro non ce ne sarà; subito, subito i peccatori cambino vita; il mio amore vuole abbracciare, il mio cuore ardente perdonare ma occorre il profondo pentimento, il sincero pentimento, occorre la rottura col male, occorre la rottura definitiva col peccato.

Dillo questo, Madre Santa, dillo al mondo che indugia, che vuole le tenebre mentre già la luce sfolgorante splende.

Chi ora non si decide, chi subito non prende il volo verso casa, costui sarà sorpreso da una sì grande tempesta che lo trascinerà via e la sua rovina sarà grande!

Voglio usare verso tutti solo misericordia, ma i ribelli caparbi attirano la mia ira; dillo Madre Santa che l’ora è grave e che occorre affrettarsi senza perdere un solo istante.”

Figli amati, queste le parole di mio Figlio Gesù, mentre le pronunciava guardava il misero gregge disperso tra rovi e spine, quello che pur vedendo la via giusta, la sfugge attirato dal sibilo dell’astuto serpente.

Figli amati, aiutate con preghiere e sacrifici questi peccatori, Io sono con voi e vi amo.

                                                                                  Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima