Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

27.09.99

 

 

Eletti, amici cari, è giunta l’ora del cambiamento,

è l’ora del trionfo per coloro che hanno fatto le giuste scelte,

è l’ora della vittoria del bene sul male. La battaglia è aspra,

è in atto, molte anime sono pervase dallo spirito del male perché sono cadute

nella rete del mio nemico ma nessuna di esse, finché è in un corpo vivo,

viene abbandonata da me. Amici fedeli, pregate per i miseri

che sono caduti nella più terribile schiavitù.

 

 

Sposa amata, questa è un’ora grande e significativa, è l’ora delle tenebre che stanno per dissolversi e della luce che opera in esse perché fuggano e lascino trionfare lo splendere del giorno.

Amata, guarda in questa scena, guarda con attenzione quello che ti mostro; stringiti al mio cuore e non temere, stringiti ad esso e non avere paura, sei col tuo Signore, sii forte nel cuore.

La scena che ti mostro rappresenta l’intero globo terracqueo, vedi la grande distesa delle terre e delle acque, vedi come le acque ribollono e non sono tranquille in alcune parti della terra; guarda ora la terra: vi è una parte fasciata di luce, un’altra di tenebre. In alcuni punti vi sono tenebre fitte e dense, in altre vedi squarci di luce assieme al buio. Ora vedrai ciò che accadrà sulla terra: le tenebre, attraversate da raggi di luce sempre più potenti, si dissolveranno, le genti resteranno abbagliate e stupite ma esse sono già divise: come vedi alcune sono affondate nelle tenebre che divengono dense come nebbia fittissima, altre sono nella penombra, altre proprio già nella grande luce che cresce gradualmente.

Il vento si alza su tutta la terra, un vento impetuoso e violento; lì dove le tenebre sono più rade compare la luce che diviene sempre più sfolgorante, scompare la notte buia e spunta un’alba nuova che rende luminoso ogni angolo. Ora anche l’ultima traccia di buio è scomparsa; senti canti gioiosi di popoli che dopo la notte tenebrosa vedono una nuova alba tanto sospirata; vedi come i volti sono illuminati e felici, non vedi più su di essi i segni della fatica e della paura.

Esulta il loro cuore e le labbra si aprono al ringraziamento ed alla lode. Vedi un popolo felice che si unisce a quello che già stava nella grande luce: fratello si unisce a fratello, lode a lode, felicità antica a felicità nuova; esulta il creato assieme ai redenti, esulta tutta la creazione vestita con l’abito della festa. Ora continua a guardare stringendoti a me per non avere paura. Lì dove tenebre fittissime c’erano, tenebre fittissime restano; senti un forte rumore poi un grande silenzio; lì dove c’era un gran vociare c’è profonda quiete; anche lì le tenebre gradualmente si dissolvono, vedi amata come da quella nebbia fitta emerge una nuova realtà; quella parte è attraversata a sua volta da potenti fasci di luce che però mettono in evidenza una parte ampia della terra completamente spoglia: dove sono gli uomini che prima si muovevano concitatamente? Dove quelle nazioni ricche e potenti che dominavano la terra e la facevano tremare? Ebbene, quel vento impetuoso del quale hai sentito il potente sibilo le ha tutte portate con sé.

Amata sposa, costoro hanno scelto deliberatamente la via tenebrosa, hanno voluto scegliere come loro signore il re delle tenebre e della disperazione. Quel sibilo funesto veniva da lui che si prendeva ciò che già era suo. Amata sposa, non ti colga la tristezza perché costoro, creati per vivere nella luce e della luce, liberi di scegliere e decidere, hanno scelto le tenebre sulla terra, hanno deciso per esse e da esse sono stati avvolti.

Nessuno che nella vita terrena sceglie la tenebra del peccato, dell’errore, della continua disobbedienza vedrà la luce; non si facciano illusioni gli stolti che dicono: “Faccio a modo mio, faccio come mi pare, seguo le mie leggi non quelle divine, seguo la mia logica non quella divina, voglio essere svincolato da ogni costrizione anche se viene dall’alto”; nessuno, dico, di costoro, che così facendo scelgono le tenebre fitte, vedrà il fulgore della mia luce e ne godrà le delizie. Chi resta ribelle alla mia volontà, vedrà attorno a sé la notte farsi cupa e tenebrosa sempre più; il nemico mio si prenderà la parte che a lui si è asservita per portarsela con sé.

Amata sposa, vedo la tua grande tristezza, mi dici: “Gesù adorato, costoro sono ancora in vita: potrebbero avere la salvezza se volessero proprio decisamente?”

La salvezza la può avere ogni creatura umana anche caduta in basso, basta che la desideri, la desideri ardentemente; deve pentirsi sinceramente dei suoi peccati e supplicare il perdono che Io, Io, Gesù, concedo attraverso il sacramento della riconciliazione.

Amata sposa, costoro che hai visto inghiottiti dalle tenebre sono i grandi ribelli che non hanno voluto pentirsi, che non hanno voluto implorare il perdono; per loro non gemere, per loro non provare alcuna tristezza: hanno fatto la loro scelta, hanno avuto quello che hanno desiderato.

Sposa amata, immergiti nel mio oceano infinito di luce, vivi gioiosa in esso, lasciandoti avvolgere sempre più.

Sia la tua volontà sempre conforme alla mia divina.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

27.09.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, siate gioiosi perché Gesù vi ama, siate nella pace perché appartenete a Dio che è un Padre pieno di tenerezza e di premura. Non abbiate paura di affrontare la vita perché non siete soli, non siete mai soli, non siete degli orfani senza aiuto e senza difesa. Dio non è un Signore che vive distante dalle sue creature ma vi è vicino, vicino come madre premurosa che non lascia mai la culla del suo piccolo ma lo protegge, lo aiuta, lo accarezza continuamente.

Anche oggi vi invito alla gioia del cuore; voi dite con le lacrime che si affacciano agli occhi: “Madre Santa, la nostra vita non è facile, ci sono molte contrarietà, i sacrifici sono continui, le prove non mancano, il dolore presente.”

Figli cari, conosco ogni cosa di voi, di ciascuno di voi, leggo nel vostro cuore, conto i pensieri che vi attraversano la mente, so del vostro travaglio e conosco la vostra resistenza; siete provati ma non al di sopra delle vostre forze, avete il morso del dolore ma è assai sopportabile: Gesù non permette quello che vi è impossibile tollerare; capitelo, siatene convinti, fidatevi di lui che vi è Padre meraviglioso e Madre tenerissima. Le piccole prove che subite vi sono necessarie, amati figli, quando non serviranno più al vostro bene, alla vostra piena maturazione, in un attimo, in un solo istante Dio ve ne libererà. Qualcuno mi dice: “Madre, il mio sacrificio dura molto, da anni sopporto e trascino questa croce e mai la posso deporre.”

Dico a questo amato figlio: pazienta, pazienta, la pazienza crea meriti, i meriti grazia, la grazia purifica il cuore e mette ali sempre più potenti all’anima che vola verso le vette sublimi.

Ancora un poco, figli amati, e accadranno cose stupende per chi con pazienza ed amore ha saputo sopportare. Gesù in un istante vi renderà liberi da ogni giogo e felici della più sublime gioia!

Figli amati, figli cari, vi aspettano cose che mai immaginate: Gesù vi ha preparato sorprese incredibili, belle, magnifiche! Vi ha preso a lavorare come operai nella sua vigna, ogni giorno dovete fare la vostra parte, un pochino ogni giorno; non badate al lavoro altrui, preoccupatevi di fare bene quello che vi è stato assegnato. Non dite: “Il fratello invece di operare dorme, ozia, non fa il suo dovere!” Chi vi ha fatto giudici del vostro fratello? Se potete, con molta gentilezza, con molta umiltà, esortatelo a fare la sua parte, ma se alza un spalla e non vi dà retta non preoccupatevi di lui se non nella preghiera. Verrà il giudice, verrà il perfetto giudice, verrà per giudicare in modo perfetto e dare la paga adeguata.

Siate attivi, siate laboriosi, siate i buoni lavoratori che non lasciano che passi nell’ozio un solo istante. Gesù è qui vicino a me, vi guarda ad uno ad uno, vede il vostro cuore e scruta i pensieri, sorride nel vedervi così decisi a servirlo non per interesse ma per amore, mi guarda e mi dice: “Madre, questi figli mi consolano nella mia grande passione, quella che ho per l’abbandono di tanti che non corrispondono al mio immenso amore, costoro rendono meno dolorose le mie piaghe, per essi che mi hanno donato il cuore, concedo nuove grazie al mondo affinché capisca e le anime ritrovino la via di luce. Per l’amore sincero di Abramo salvai il suo popolo, per la fedeltà di Mosè condussi i più fedeli nella terra promessa, oggi per l’amore dei figli fedeli guidati dalla Madre mia, da te, Amatissima, concederò all’umanità superstite un tempo felice. Queste le parole della Madre mia che oggi mi ha consegnato come fiori le vostre anime: “Gesù amato, Gesù Figlio mio, queste anime sono completamente tue, ecco, accoglile tutte come fiori splendidi che Io ho colto per fartene dono.”

Figli cari, Gesù, il mio Gesù è proprio felice perché gli ho consegnato anime che sono decise e salde, tutte sue per sempre anche se unite saldamente al corpo perché ancora in vita. Altre ancora gliene voglio consegnare, tante, tante: aiutatemi con le vostre preghiere, con i vostri sacrifici.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima