Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

02.10.99

 

 

Eletti, amici cari, il mondo è avvolto da nebbia fitta, molti sono coloro che operano nel male, si muovono nelle tenebre, gli amici miei cari tremano vedendo quante insidie vengono tramate nel buio; Io, Io, Gesù, dico a questi amati: se Io sono con voi chi può essere contro di voi? Non temete, non gemete perché mai vi accadrà qualcosa che Io non permetta; Io permetto tutto ciò che vi serve per il volo sempre più elevato. Confidate in me, amici diletti, di nulla temete, Io sono per voi, con voi, in voi e vi amo.

 

 

Sposa amata, i potenti della terra dicono: “Il mondo ci appartiene, ce lo dividiamo secondo la nostra logica, ognuno una parte, siamo noi i leoni e come tali ci compete il meglio; procediamo pure con sicurezza, il futuro sarà ancora migliore del presente, oggi abbiamo ma domani avremo ancora di più; oggi siamo potenti, domani possiederemo tutto ed il mondo sarà ai nostri piedi.”

Questo dicono nel loro cuore in questo momento i grandi della terra, hanno progetti di gloria e potenza umana. I piccoli capiscono e piegano il capo umiliati ed addolorati, dicono: “Per noi non cambierà mai nulla, il misero sempre tale dovrà restare, non c’è nessuno che può prendere le nostre difese, il misero non ha avvocato”; ecco, il loro cuore è invaso da profonda tristezza. Io, Io, Gesù, sento il potente, sento il misero, vedo la superbia dell’uno e la tristezza rassegnata dell’altro. Dico ad entrambi qualcosa; dico al primo: chi sei, uomo, che pretendi di divenire padrone di una terra che non ti appartiene: non l’hai creata, non l’hai sostenuta; dove eri uomo presuntuoso quando Io, Io, Dio, plasmavo ogni cosa, quando dicevo al mare: non andare oltre, fermati a tal punto?

Dove eri tu, misero, quando tessevo la trama del cielo e lo arricchivo di miriadi di stelle luminose, di pianeti diversi, di meraviglie che ancora a te sono sconosciute ma che Io, Io, Dio, conosco a perfezione?

Dove eri tu, stolto presuntuoso, allorché creavo tutte le specie vegetali, animali? Quale consiglio mi hai dato tu, piccolo uomo, che ancora non esistevi, mi hai forse detto: “Fa così, fa in un modo e non in un altro?” Chiuditi la bocca e taci, piega il capo ed umiliati sinceramente davanti a me Dio, implora il mio perdono, riconosci la tua pochezza, forse ancora userò verso di te la mia misericordia e non ti travolgerò con la mia perfetta giustizia!

Sposa amata, queste le parole che dico al potente orgoglioso e superbo; aggiungo anche altro, dico: il mondo mi appartiene, tutto è mio, ne sono l’autore ed il padrone, Io, Io, Dio, deciderò la sua sorte e la tua! Tu respiri perché Io lo voglio, tu cammini perché Io, Io, Dio, lo permetto, senza di me sei un nulla!

Mi rivolgo quindi all’umiliato, a colui che ha dovuto sempre piegare la testa davanti alla prosopopea dei leoni prepotenti: misero che ti senti annientato, che dici di non aver alcun avvocato che ti difenda, ti dico: alza il capo e guarda il cielo, guarda bene come le nebbie si diradano sempre più, già si vede in esso una luce speciale; guarda lo splendore dell’arcobaleno che ti parla di pace, ti parla d’amore, ti parla di giustizia. Dici di non aver chi ti difenda: ti sbagli, ti sbagli di molto, non sei solo, non sei un povero orfano abbandonato alla sua sorte, hai un Padre che ti guarda e provvede a te, hai una Madre che ti porge ogni giorno la soave carezza.

Vedi i potenti divenire sempre più potenti, i ricchi aumentare la loro ricchezza mentre tu sei nell’indigenza? Non temere, non tremare, il futuro non sarà eguale al presente: ciò che è non sarà, ciò che sarà non è mai stato. Ho lasciato che il prepotente spadroneggiasse a lungo e non l’ho fulminato subito perché sono un Dio paziente, pazientissimo, tardo all’ira e grande nell’amore. Ho un’eternità per punire, solo poco tempo per salvare!

Voglio operare a lungo su ogni anima finché è in tempo, voglio darle modo di ravvedersi, perciò indugio, indugio prima di intervenire ma è giunto il tempo ed è questo nel quale ogni parentesi aperta deve chiudersi, ogni processo iniziato deve giungere alla fine, è questo, il tempo che chiude un’era ne apre un’altra diversa assai dalla precedente. Dico quindi a te che sei stato umiliato: fatti coraggio e guarda a me Gesù con fiducia: al potente sarà tolto il suo vasto impero, il superbo sarà umiliato, l’umile sarà innalzato, perché Io sono Dio che faccio piegare il capo a coloro che mai l’hanno voluto piegare ed innalzo quelli che a lungo sono stati colpiti.

Coraggio, piccolo uomo che neppure conosci la tua vera dignità, Io te lo farò comprendere, confida in me, vieni felice alla mia festa, sei un invitato d’onore. Non pensare di dover restare all’ultimo posto seduto sullo scomodo sgabello, no, questa volta non sarà così perché non è l’uomo a decidere ma Io, Io, Dio, a farlo: sarai seduto ai primi posti sopra una comoda poltrona; la mia logica è assai diversa da quella umana, il mio pensiero non è il vostro pensiero, come il cielo dalla terra dista il mio pensiero dal vostro.

Ora dico al potente superbo: hai goduto, hai raccolto gloria umana, hai messo insieme grandi ricchezze, ebbene, che te ne farai della tua gloria, che te ne farai della tue ricchezze accumulate con l’inganno allorché Io, Io, Gesù, in un attimo taglierò lo stame della tua vita?

Godrà l’umile che tu hai oppresso, erediterà colui che non ha faticato; superbo; hai faticato invano, il frutto del tuo sudore lo godrà un altro; la tua rovina è prossima: in una notte perderai ciò che in una vita di grandi sacrifici hai messo insieme con malizia!

Sposa amata, riposa serena nel mio cuore, godine le immense delizie.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

02.10.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, abbiate la gioia, vi dono la pace, servite Gesù in ogni istante della vostra vita, unitevi a lui col cuore e la pace durerà per sempre, la gioia sarà per sempre.

Amati figli, non guardate al futuro con pessimismo come vedo che molti di voi fanno, siate invece gioiosi perché il vostro futuro dipende da Dio, è nelle sue mani, non dipendete dagli uomini che possono ingannare e deludere, la vostra vita è in mano a Gesù che vi ama immensamente ed altro non desidera se non il vostro bene. Ecco, gli uomini senza fede tremano vedendo ciò che avviene nel mondo, dicono: “L’anno futuro ci porterà cose dolorose, nuove prove, nuove difficoltà.” Pensano a Dio come ad un padrone esigentissimo che vuole molto, sempre più, per donare poco, sempre meno. L’uomo senza fede vede tutto distorto, vede ciò che non è e si lascia sfuggire il vero volto di Dio.

Figli, aiutate i fratelli a vedere il vero volto di Dio, quello che voi conoscete ogni giorno di più! Dio è bontà, misericordia infinita, Dio è amore. Non stancatevi di ripetervi, non stancatevi di testimoniare Gesù, prima con la vostra vita, se occorre anche con la parola.

Molti sono gli sfiduciati di questo tempo, molti coloro che attendono un male misterioso che sentono avvicinarsi sempre più!

Amati figli, questi timori, questa angoscia non viene da Dio, viene dal nemico di Dio che vuole riempire i cuori di paura per allontanare sempre più dall’amore divino. Spesso, figli, si disprezza ciò che si teme, si teme perché non si conosce, non si conosce perché non si vuole conoscere, chiudendo gli occhi davanti alla realtà.

Piccoli miei, aprite i vostri occhi e guardate al creato, così splendido, così armonioso: già esso con la sua bellezza vi parla di Dio, delle sue meraviglie. Guardate il vostro essere: è un cosmo stupendo che voi stessi non finite mai di conoscere. Ovunque voi osserviate, vedete quanto è immenso l’amore divino, egli vi circonda con ogni premura come una madre che si cura del suo bambino e non gli fa mancare mai la sua tenerezza. Vi chiedo di parlare spesso della bontà di Gesù, vi invito a testimoniarlo anche con la parola oltre che con la vita. Parlate di lui a proposito ed a sproposito, abbiate sempre sulle labbra il suo nome Santissimo, amatelo e fatelo amare.

Quando un fratello è nella prova e si sente scoraggiato dite: “Coraggio, Gesù ti ama, Gesù è con te, Gesù vuole il tuo bene, offri a lui la tua pena e questa diverrà merito, il merito grazia, la grazia gioia”; quando un fratello si lamenta per la sua solitudine ditegli: “Coraggio, non sei solo, Gesù vuole che tu stia sempre con lui, ti invita a stare con lui perché il cuore tuo sia gioioso e non triste.”

Abbiate sulle labbra spesso il nome Santissimo, ripetetelo con amore; fatelo ripetere il nome meraviglioso dai piccoli: Gesù ama tanto i piccoli, ha gioia quando essi pronunciano il suo nome e lo pregano.

Il mondo senza fede vuole cancellare dal cuore umano il nome di Gesù, vuole che i piccoli crescano senza conoscerlo: voi fate il contrario; siete i fedeli amici di Gesù, dovete sempre parlare di lui, sempre ricordare la sua bontà, la sua tenerezza, l’amore immenso che porta ad ogni creatura; in ultimo potete anche ricordare agli indocili ribelli che Gesù è giustizia perfetta: occorre lasciarsi abbracciare dalla sua immensa misericordia per non cadere nella sua perfetta giustizia!

Figli cari, avete un compito delicato e tanto importante, assolvetelo con zelo ed amore. Adorate, adorate Gesù che tanto viene offeso in questo tempo di gelo spirituale.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima