Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

04.10.99

 

 

Eletti, amici cari, siatemi tutti vicini in questo grave momento, opero con potenza per la salvezza di ogni anima, sono però molte quelle che rifiutano il mio amore; chi rifiuta me, rifiuta la gioia, chi rifiuta la luce se ne andrà nelle tenebre triste

e solo e perderà ogni cosa.

 

 

Sposa amata, dispiego in questo tempo la mia grande potenza, ogni uomo può contemplare le mie meraviglie, per contemplare occorre avere occhi ben aperti, non tanto quelli sensibili quanto quelli del cuore.

Amata, quelli del cuore vedono per primi, quelli sensibili dopo. Se i primi sono chiusi, i secondi non s’accorgono di nulla neppure se le immagini più grandiose passano davanti. Gli occhi del cuore si spalancano davanti alla mia luce, Io l’offro ad ogni anima perché veda le mie meraviglie, si stupisca e abbia gioia e pace.

Amata, mi ripeti spesso, mentre riposi sul mio cuore: “Mio adorato Gesù, non capisco come molti uomini, pur vedendo le cose stupende che compi ogni giorno, pur sentendo le sublimi parole che dici nel cuore di ognuno, nulla vedono, nulla sentono. Mi sembra di essere in un grande concerto dove gli strumenti suonano stupendamente, la musica è sublime ma molti presenti dicono: chi suona? Veramente c’è musica? Noi non sentiamo nulla, non vediamo nessun orchestrale!

Adorato Dio, amore infinito, perché accade questo oggi? Perché non viene colta e capita la musica meravigliosa che il tuo cuore ardente vuole trasmettere alle anime?”

Piccola mia, questo è sempre accaduto, ogni volta che l’uomo chiude le orecchie al sublime per tenerle ben aperte a cogliere il chiasso che fa il mio nemico per stordire, egli non coglie la mia voce che sempre dolcemente parla all’anima. Pensa, amata sposa, sempre ad una orchestra dove insieme suonano tromboni stonati e rumorosi e violini delicati ed armoniosi. Certo il suono dei primi copre quello dei secondi, il suono melodioso si perde nel trambusto scomposto dei primi.

Così avviene oggi più ancora di quanto sia avvenuto in passato: la mia voce che mai cessa nelle anime può essere ascoltata nel silenzio, l’anima che desidera coglierla deve raccogliersi in sé stessa ed ascoltare attentamente, proprio come si fa quando suona un’arpa gentile, oppure un dolce violino: prima si fa un grande silenzio per cogliere anche le prime note e gustarle poi si entra in quell’atmosfera sublime e l’anima si sente felice a tale suono.

Amata sposa, la mia voce è il suono di un’arpa, è il suono delicato di un violino; quello del mio nemico è invece rumore che stordisce; egli opera sempre in questo modo per stordire le mie creature, renderle ebbre e condurle alla rovina.

Io compio meraviglie ma esse non sono colte perché gli occhi sono volti altrove; Io, Io, Gesù, ripeto parole soavi che non sono ascoltate perché la mente è distratta dagli urli maliziosi del mio nemico; inferocito più che mai, egli non cessa mai di emettere il suo sibilo di morte perché sa che il suo tempo è quasi consumato. Gli uomini si abbandonano al torpore e indugiano; egli non riposa mai: come leone ruggente cerca sempre delle prede da divorare.

Amata, i cuori puri di tutti i tempi hanno gustato le mie meraviglie sulla terra per poi goderle pienamente nel paradiso, hanno ascoltato la mia sublime armonia sulla terra per poi inebriarsene nel paradiso. I maliziosi, i superficiali, gli inetti, gli storditi, nulla hanno colto sulla terra e nulla neppure dopo hanno avuto perché in vita hanno rifiutato il mio amore, allorché avevano piena libertà di scelta; nell’altra dimensione hanno avuto ciò che si sono cercati! Così è andata la vicenda del passato, così continuerà fino alla fine.

Ritornando all’esempio dell’orchestra, quando i presenti dicono: “Nulla ho sentito, nulla ho visto, neppure mi sono accorto che suonava un’orchestra”, tu, sposa amata, cosa diresti? La colpa è di chi ha suonato oppure di chi era troppo distratto per sentire? Certo nessuna colpa è da imputare ai bravi musicisti che hanno compiuto bene il loro compito, è tutta di coloro che non hanno colto la sublimità del suono perché non l’hanno capito e si sono lasciati prendere da altre attrattive.

Amata sposa, intendo dire che la sublime musica suona per ogni anima, nessuna esclusa, suona dalla nascita alla morte senza interruzione, è la musica del mio infinito amore che chiama, chiama a sé l’anima. Non la sente chi è distratto dalle vanità del mondo, preso dagli allettamenti che astutamente il mio nemico non fa mai mancare.

Amata sposa, ogni anima si raccolga nel silenzio profondo, faccia il vuoto intorno con la sua libera volontà: ti dico che coglierà la soave mia armonia, la gusterà e sarà tanto felice da non cercare più altro che tale sublime armonia.

Sposa amata, se il mondo non entra in sé, se persevera nella follia, ti dico che non potrà più porre riparo al suo errore: non ne avrà il tempo. Ho concesso molto, diletta, ho pazientato a lungo ma ora non aggiungerò neppure un solo istante al tempo concesso.

Amata, ripeti al mondo stordito il mio messaggio d’amore. Ogni uomo, spontaneamente, spezzi gli idoli falsi e bugiardi ai quali volge tutto il suo interesse, lo faccia prima che intervenga Io, Io, Gesù, con mano potente per far seguire la mia perfetta giustizia ed il mio rigore.

Amata, attendi nella gioia e nella pace il compimento di tutto, secondo la mia logica; tieni strette a te le anime che hanno preso la tua mano.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

04.10.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, vengo a portarvi la gioia di Gesù, vengo per offrirvi la sua pace durevole.

Amati, il mondo non ha gioia perché non vuole la gioia, è pieno di inquietudine perché rifiuta la pace. Questi sublimi doni non sono privilegio di pochi: sono offerti a tutti, ad ogni uomo. Ogni creatura umana è preziosissima agli occhi di Dio. Egli non fa distinzione come fanno gli uomini, i figli sono tutti amatissimi.

Qualcuno mi chiede insistentemente: “Madre Santa, perché alcuni vivono gioiosi e sereni, altri in grande inquietudine tutta la vita? Perché molti hanno doni meravigliosi del cielo ed altri sembrano sempre delusi nella loro trepida attesa?”

Figli cari, la risposta è semplice: c’è chi vive con Dio nel cuore, nell’anima, in ogni fibra, c’è chi lo rifiuta, non cerca il suo amore, non apprezza il suo amore ma insegue attrattive mondane, non è mai sazio dei beni della terra. I doni sublimi di Dio sono per tutti gli uomini, egli è un Padre generoso e giusto che ama tanto tutti i suoi figli; elargisce la ricchezza ma solo pochi l’apprezzano, la cercano, la implorano. Vi dico che non ha chi non vuole avere, non possiede chi non vuole possedere. Vedete figli felici, sereni come bimbi che hanno vicina la madre, ne vedete altri stravolti come se fossero orfani. Invero sulla terra ogni uomo ha Dio vicino, se lo vuole, nessuno è orfano avvolto com’è dal suo grande, immenso amore.

Amati figli, non vi sembri strano ciò che dico, non vi stupiscano le mie parole, questa è la meravigliosa verità che molti non vogliono capire: languono nella pena e nella solitudine mentre potrebbero avere ogni consolazione. Le croci sono per ogni uomo; tutte le croci sono conseguenza del peccato d’origine prima, del peccato continuo dopo. Con Gesù nel cuore, con Gesù nell’anima, le croci divengono più leggere, più facili da portare, più sopportabili perché egli è il dolce cireneo che aiuta, aiuta sempre chi lo invoca.

Verrà, amati, verrà certo il momento nel quale tutte le croci cadranno: gli uomini leggeri e felici andranno incontro a Gesù che torna trionfante; figli, certo che verrà quel momento, ma fino ad allora siate forti e coraggiosi, cercate l’aiuto di Dio, cercate la sua misericordia. Egli si fa trovare da quelli che l’invocano, si lascia trovare, non si nasconde certo, ma per primo va incontro all’uomo che ha fiducia in lui.

Ecco, vedete tanto dolore intorno, tanta angoscia: sembra che Dio si sia dimenticato dell’uomo; non è così, amatissimi figli: non è mai stato così vicino a lui come in questo grave momento storico. Ecco, dico a voi che siete amici fedeli di Gesù: aiutate gli sconsolati ad affidarsi a Dio, parlate ad essi sempre di Gesù, della sua bontà, della sua tenerezza, dite che egli è amico, è il vero amico, è l’unico vero amico.

Consolate gli afflitti e date loro speranza, consolate i soli e parlate della infinita tenerezza di Gesù, siate sempre attenti quando parlate ai piccoli, ai poveri, agli afflitti, misurate le parole e dite la verità, fate ogni cosa per amore e non per interesse, date senza sperare nulla in cambio, date come Gesù dà col suo cuore, con la sua dolcezza, date a chi non può ricambiare, date molto e non chiedete ricompensa. Per niente avete ricevuto, per niente offrite con generosità; i doni che porgete non sono i vostri doni, sono quelli di Gesù quindi solo a lui sia volta la gratitudine ed il ringraziamento.

Figli cari, siate perfetti come perfetto è Gesù, siate sempre più simili a lui, Dio infinito e meraviglioso, grande nell’amore e lento all’ira, ricco di misericordia e paziente.

Figli cari, questo è un momento nel quale molto potete dare, molto dovete dare, sono questi i grandi tempi preannunciati dai profeti: viveteli come tali e ne avrete lauta ricompensa.

Figli, adorate Gesù, adoratelo in ogni istante di vita.

Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima