Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

05.10.99

 

 

Eletti, amici cari, ai giorni di pena succederanno quelli della gioia come all’inverno gelido succede la primavera tiepida e profumata. Restate in me, confidate in me, il mio cuore è la vostra fortezza, il mio cuore è la vostra reggia, il mio cuore la vostra dimora per sempre.

 

 

Sposa amata, chi vive già nel mio cuore, chi l’ha scelto da tempo e ne gode le delizie vedrà i giorni felici che ho promesso ai fedeli; li vedrà sulla terra dei viventi e poi prolungherà all’infinito la sua felicità.

Amata, ogni uomo deve comprendere in tempo che senza di me la sua esistenza non ha significato. Può vivere la foglia staccata dal suo ramo? Può vivere il ramo spezzato senza il tronco? Come la foglia appassisce e muore senza il ramo suo, come il ramo staccato dal tronco così l’anima che non resta congiunta a me muore e finisce. L’anima, ogni anima è una mia creazione, per me creo le anime perché siano mie per sempre, le creo con immenso amore e poi concedo loro la libera scelta: o con me, oppure, secondo la loro decisione, anche senza di me.

Amata sposa, so che questo discorso ti fa rattristare: pensi con dolore, con immenso dolore alle anime che usano male la loro libertà, pensi alle foglie staccate dal ramo, pensi ai rami spezzati che presto languiscono e muoiono. Mi dici con l’anelito del cuore: “Mio adorato Gesù, se gli uomini non avessero la libertà di scelta sarebbero tutti tuoi, tutti tuoi, amore infinito, godrebbero tutti e per nessuno ci sarebbe la triste fine della foglia staccata, del ramo spezzato.”

Piccola mia, se avessi creato uomini senza libertà di scelta, avrei fatto dei robots, avrei fatto creature senza dignità; chi non ha libertà è uno schiavo che fa le cose perché è costretto a farle, senza né merito né demerito. L’uomo è una creatura speciale, specialissima, piena di grande dignità, deve perciò essere libero di scegliere anche di fare la più grande e significativa scelta: il suo creatore oppure il vuoto, la rovina, la rovina eterna. Grande è il dolore per l’anima che si perde, profondissima la pena che lacera il mio cuore ardente d’amore, ma solo così l’uomo è uomo: se ha libertà di scelta.

Amata, Io Dio aiuto sempre l’anima a seguire l’anelito naturale, quello che Io, Io creatore ho impresso nel momento della creazione. Non c’è anima che naturalmente non tenda a me, non c’è anima che Io, Io, Dio, non curi come madre amorosa che cura il suo bambino. Nel mio regno d’amore non ci sono orfani, non ci sono abbandonati, non ci sono i soli. Sono Dio di ogni uomo, sono Dio amorosissimo che crea per amore, sostiene per amore, attira a sé per immenso amore, infine abbraccia per sempre la sua creatura per amore, per grande ed infinito amore.

Sposa, per amore sei stata creata, come un capolavoro sei stata creata, per me sei stata fatta  perché vivessi al mio fianco per sempre. Questo l’hai compreso per tempo ed ora sei mia e gioisci di esserlo. Com’è accaduto a te, sposa diletta, doveva accadere anche alle altre anime che Io ho creato per amore, condotto per amore, chiamate per amore; ecco tutte le ho chiamate, tutte perché fossero mie, tutte perché mi appartenessero per sempre ma le risposte sono state diverse; alcune mi hanno detto: “Vengo dopo, in questo momento ho altri impegni.” altre invece: “Devo attendere perché venire a te significa rinunciare a troppe cose.” Chi ancora: “Verrò dopo, dopo, quando sarò ben deciso.” Queste tre categorie continuano a procedere a modo loro senza di me.

La prima ha sempre molti impegni, per me non c’è tempo! La seconda è nel dubbio: “Non posso rinunciare a tanto!” Mi ripete. La terza categoria continua ad indugiare. Io mi stringo strette al cuore le anime che subito mi hanno detto di sì, quelle che non hanno fatto altro pensiero che quello di appartenermi per sempre. Hanno seguito l’anelito naturale, quello che Io ho loro impresso nel momento della creazione. Ecco, per esse è spalancato il mio cuore, ogni porta davanti alla quale giungono si spalanca per loro (le preghiere vengono esaudite). Infinite sono le porte della mia reggia: tutte si apriranno davanti ai miei diletti, tutte si apriranno per mostrare gli infiniti tesori che ci sono.

Amata sposa, con profonda pena vedo tante foglie secche staccate dal ramo dal vento impetuoso che soffia, vedo tanti rami spezzati a terra. Queste foglie hanno usato la loro libertà ed hanno fatto la loro scelta. Il vento impetuoso non le avrebbe fatte staccare se esse non avessero voluto! Vedo tanti rami spezzati a terra: anche essi hanno fatto la loro scelta ed ora languiscono senza speranza.

Amata, resisteranno bene invece le foglie ben salde sul ramo, i rami ben saldi sul tronco; ecco le mie gioie: sono le foglie sempreverdi, i rami sempre fioriti e profumati.

Ebbene, le foglie appassite spariranno tutte, neppure una resterà; i rami spezzati saranno portati via e bruciati. Molto mi attendo dagli alberi rigogliosi, molto frutto avranno e mi ricompenseranno di quelli persi.

Amata sposa, gioisci in me, rallegrati; ai persi non pensare, ti darò al momento giusto un dolce oblìo, dimenticherai il dolore, vivrai solo nella gioia; questo dico, questo compirò tra breve. Beato chi ha scelto il mio cuore come stabile dimora, beato l’uomo che ha fatto di me il suo tutto.

Vivi nella gioia e nella pace del cuore, molte sono le delizie che ti ho preparato.

Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

05.10.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Amati figli, vi porto la gioia e la pace, dono sublime di Gesù, godete di questo tempo meraviglioso di grazia e siate riconoscenti per quello che ricevete.

Amati, anche oggi v’invito al ringraziamento continuo: molto vi viene concesso; dal mattino alla sera vi vengono elargiti magnifici doni; Gesù è il munifico Signore, egli che tanto ama da pensare sempre a voi, vi circonda di premure, di gentilezze, di delicatezze di ogni genere, ma quanti questo lo riconoscono?

Vedete, amati figli, quanti frutti deliziosi ci sono in questo tempo sugli alberi: gli uomini si preoccupano di raccoglierli, di gustarli, ma quanti alzano il capo verso Dio per ringraziarlo e benedirlo? Le viti hanno grappoli maturi che vengono colti per farne bevanda deliziosa: quanti capiscono che il dono proviene da Dio? Quanti ingrati dicono: “Ho faticato ed ora godo il frutto del mio lavoro, devo essere riconoscente soltanto a me stesso!” Quanta freddezza di cuore c’è in chi pronuncia tali parole! Il frutto delizioso è maturato perché Dio l’ha permesso: senza il calore del sole, senza la pioggia benefica neppure un frutto si sarebbe colto. Dico dunque agli uomini della terra che raccolgono in questa stagione i frutti deliziosi: ringraziate Dio con cuore sincero, benedite Dio per la sua generosità, anche quest’anno vi ha concesso di godere i frutti meravigliosi della terra, ma non sarà sempre così, non sarà sempre così, figli amati, se sarete sempre tanto ingrati e gelidi.

Amati figli, Gesù ha progetti meravigliosi sulla terra ma se gli uomini continuano ad essere ribelli in gran numero, questi progetti meravigliosi si avvereranno solo per pochi, per pochissimi.

Il bene preparato per tanti sarà goduto da pochi. Pensate a quel grande signore che aveva preparato un sontuoso banchetto di nozze per moltissime persone; completati i preparativi egli mandò i suoi servi ad invitare tutte le genti, ma esse cominciarono ad inventare scuse e pretesti per non andare alla festa, solo in pochi aderirono, quelli che erano più affezionati al ricco signore. Essi accorsero felici e si misero l’abito più bello per non sfigurare davanti a lui.

Ebbene, il signore vedendone così pochi disse ai servi: “Come mai sono in numero così scarso gli invitati? Avevo esteso a tutti l’invito.” I servi tristi e malinconici dissero: “Signore, chi ha addotto una scusa, chi un’altra tutti si sono tirati indietro, solo questi sono venuti.”

Egli ne fu proprio molto rattristato, disse ai servi: “Chiudete ora le porte; chi non è entrato fino ad ora, più entrerà. Si inizi la grande festa; godano, coloro che sono presenti, anche le delizie di quelli che hanno rifiutato. La gioia sarà moltiplicata ed i doni non si conteranno.”

Amati figli, proprio questo sta per fare mio Figlio Gesù: farà chiudere le porte del convito ed allora per coloro che hanno rifiutato sarà tardi, troppo tardi!

Con dolore guardo l’esiguo numero di coloro che hanno aderito all’invito di mio Figlio, sono così pochi! Guardo il mio adorato Gesù, leggo sul suo viso una grande tristezza!

“Madre Santa - mi dice - tutto ciò che ho preparato sarà per costoro; da un’esigua moltitudine ne uscirà un’altra numerosa come le stelle del cielo! Questo farò, amatissima Madre, tra breve.”

Riflettete, figli, sulle parole di Gesù.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima